Pianificazione emotiva: come ascoltare i tuoi veri desideri

Possiamo realizzare le nostre emozioni, idealmente – per gestirle. Ma pianificali … sembra che questa sia una sfaccettatura di fantascienza. Come puoi prevedere ciò che sorge senza la nostra partecipazione cosciente? Si scopre che non c’è nulla di complicato in questo se hai un’abilità speciale.

Non siamo in grado di influenzare direttamente l’emergere di emozioni. Questo è un processo biologico – ad esempio, come digestione. Ma ogni emozione è una reazione a un evento o un’azione e possiamo pianificare le nostre azioni. Possiamo fare cose che sono garantite per causare determinate esperienze. Quindi pianificheremo le emozioni stesse.

Cosa c’è di sbagliato nella solita pianificazione

Siamo abituati a stabilire obiettivi in ​​base al risultato. Prendi un diploma, compra un’auto, vai a rilassarsi a Parigi. Quali emozioni sperimeremo nel processo di raggiungimento di questi obiettivi? Questo non è importante nella solita immagine del mondo. Solo importa che otteniamo alla fine. Ecco come appare il solito obiettivo.

Sappiamo tutti che l’obiettivo dovrebbe essere specifico, realizzabile e motivante. Siamo pronti in anticipo che sulla strada per lei, molto probabilmente, dovrai affrontare difficoltà e limitarti a qualcosa. Ma quando lo raggiungiamo, sperimenteremo finalmente emozioni positive: gioia, piacere, orgoglio.

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E se no? E se facciamo molti sforzi per raggiungere l’obiettivo, ma non testeremo le emozioni previste? Ad esempio, dopo mesi di allenamento e diete, raggiungerai il peso desiderato, ma né te stesso né più felice diventerai più sicuro? E continua a cercare difetti in te stesso? Oppure ti aumenteranno, ma invece dell’orgoglio previsto sperimenterai stress e non sarai in grado di fare ciò che ti è piaciuto in una posizione passata.

Associamo il raggiungimento degli obiettivi con un senso di felicità. Ma di solito la gioia non è così forte come ci aspettavamo e finisce rapidamente. Ci fissiamo un nuovo obiettivo, aumentamo il bar e di nuovo ci aspettiamo che sperimenteremo le emozioni che volevamo. E così infinitamente.

Inoltre, molto spesso non raggiungiamo affatto ciò per cui ci sforziamo. Se per l’obiettivo, sebbene molto desiderabile, ci sono dubbi e paure interne, è improbabile che la logica e la volontà di volontà contribuiscano. Il cervello troverà i motivi ancora e ancora, perché il suo risultato è pericoloso per noi. Così prima o poi ci arrenderemo. E invece della gioia abbiamo una sensazione di colpa che non potremmo farcela con il compito.

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